Monday, May 22, 2023

Wikileaks è l'ufficio Pubbliche Relazioni del Pentagono?

  


                                                              PREMESSA 

L'articolo che state per leggere di seguito è stato pubblicato per la prima volta in lingua inglese il 22 novembre 2010 su American Chronicle, che dopo poco è stato chiuso, poi è stato pubblicato su Examiner.com ma anche Examiner.com è stato chiuso. Poi è stato pubblicato sul blog di Yahoo News ma anche questo blog è stato chiuso. Allora l'ho pubblicato sul mio blog personale XNews ma il post è stato misteriosamente rimosso. Quando il riferimento a questo articolo è stato inserito sul mio profilo di Wikipedia, il mio profilo Wikipedia è stato cancellato. Il 22 maggio 2023 ho tradotto questo articolo in italiano e scopro oggi che il testo di questa premessa è stato spostato dall'inizio all'interno dell'articolo. Ma non vi stancate mai?

Il 22 Novembre 2010, dopo la pubblicazione dei 400.000 war-logs da parte di Wikileaks sulla guerra in Iraq, il sottoscritto ha pubblicato sul sito American Chronicle l'articolo (che potete leggere di seguito nella versione in italiano) dal titolo "Is Wikileaks the Pentagon P.R. Office?" . Nell'articolo il sottoscritto metteva in dubbio la credibilità di Wikileaks, obiettando che i war-logs pubblicati da Assange erano informazioni che favorivano esclusivamente il Dipartimento della Difesa USA poiché il contenuto della maggior parte dei log erano perfettamente coincidenti con la visione del Pentagono sulla situazione in Afghanistan e cioè che la guerra stava andando male, che le forze della coalizione avevano utilizzato le forze speciali per condurre uccisioni o per sequestrare leader Talebani e cosa più importante che l'intelligence Pakistana (ISI) era stata ambigua nella sua cooperazione con le forze statunitensi. 

In pratica sostenevo che Wikileaks lavorava come ufficio P.R. per il Dipartimento della Difesa USA.  

Il 28 novembre 2010 Wikileaks faceva un accordo con cinque dei maggiori news media del mondo occidentale: El Pais (Spagna), Le Monde (Francia), Der Spiegel (Germania), The Guardian (Regno Unito), e il New York Times (USA).Questa alleanza di quotidiani e Wikileaks, iniziò a pubblicare simultaneamente i primi 220 dei 251.287 cablo diplomatici confidenziali (ma non top secret) di 274 ambasciate USA sparse nel mondo datati dal 28 dicembre 1966 al 28 febbraio 2010.  

Una settimana dopo, il 5 dicembre 2010, il sottoscritto pubblicava un altro articolo su Wikileaks sull'ormai defunto Atlantic Free Press dal titolo "Se Wikileaks fosse un film sarebbe Wag the Dog o Idiocracy?

In questo secondo articolo il sottoscritto metteva in dubbio apertamente la credibilità di Wikileaks ponendosi la domanda: "chi ha dato a Wikileaks il titolo di fonte credibile?" obiettando che Wikileaks ha avuto una credibilità infinita di default, senza essere stata accreditata dalla storia, dall'esperienza o da un qualsiasi risultato precedente se non dall'aver messo On-line migliaia di documenti pseudo-classificati di nessuna rilevanza strategica o militare. 

Nell'articolo pubblicato dal sottoscritto si afferma che l'unica fonte affidabile di Wikileaks è il soldato di prima classe Bradley E. Manning, che in pratica è solo un nome su un foglio di carta perché nessuno prima d'ora lo ha mai visto né conosciuto, né sono stati mai intervistati suoi commilitoni o i suoi superiori. Il personaggio di Bradley Manning è un po come il sergente William "Old Shoe" Schumann di Wag the dog, un film del 1997 di Barry Levinson, nel quale uno sceneggiatore viene assunto dalla casa bianca per mettere in piedi una guerra finta per distrarrre il pubblico americano dal fatto che il presidente degli stati uniti si è ingroppato una ragazzina scout durante una visita guidata. 

La cosa più strana che viene evidenziata in questi articoli è il fatto che Wikileaks non è stata semplicemente capace di attirare l'attenzione dei mainstream media ma li ha di fatto monopolizzati e poco prima che Wikileaks prendesse il controllo dei media un altro fatto piuttosto importante era accaduto e precisamente il 28 settembre 2010, quando 6 ufficiali dell'Aeronautica USA in pensione incluso un comandante di base, avevano organizzato una conferenza stampa in cui affermavano di avere avuto degli incontri UFO e che questi incontri avevano completamente compromesso in più di un' occasione i sistemi di difesa nucleare sia degli Stati Uniti che del Regno Unito. Ebbene questi UFO leakers non solo non sono riusciti a monopolizzare la stampa come invece è riuscita a fare Wikileaks ma a parte qualche articolo non hanno avuto l'attenzione di alcun media mainstream. 

Il secondo articolo su Wikileaks da me pubblicato è stato tradotto in spagnolo e pubblicato su Diario El Peso, un giornale argentino pubblicato da Servicios Editoriales Periodísticos Argentinos. 

Il 24 maggio 2012, Rebecca Pop, ricercatrice presso la University of Oklahoma ha citato il mio articolo nel suo articolo "A Theoretical Model for the Wikileaks Phenomenon" che è stato presentato alla conferenza annuale della International Communication Association che si è tenuta a Phoenix, Arizona, nel maggio 2012. Nell'articolo la Pop cita il mio articolo come argomento per mettere in discussione la credibilità di Wikileaks.   

Wikileaks è l'ufficio Pubbliche Relazioni del Pentagono? 22 Novembre 2010 

Lo scorso 28 settembre, sei ufficiali in pensione dell'USAF, tra cui il capitano Richard Salas, ex comandante della base di Malmstrom (Montana) hanno dichiarato di aver avuto incontri con UFO che probabilmente hanno completamente compromesso in più di un'occasione i sistemi nazionali di difesa nucleare sia degli Stati Uniti che del Regno Unito.

Stranamente, dopo dichiarazioni così esplosive, le reazioni dei media del governo degli Stati Uniti e del governo britannico, sono state assolutamente inesistenti.

Viceversa la settimana successiva, quando Wikileaks ha pubblicato sul proprio sito web quei "Pentagon papers" sulla guerra in Iraq e in Afghanistan, le reazioni dei media mainstream e dei governi sono state enormi per volumi e indignazione. Questi documenti avevano vari contenuti: dalla violazione dei diritti umani da parte delle forze della coalizione, (cosa questa che è stata data al pubblico come un osso per dare a Wikileaks il titolo di "fonte credibile") al fatto che l'esercito americano ha finalmente trovato le armi di distruzione di massa in Iraq. Questa notizia tratta da un cablo confidenziale pubblicato da Wikileaks non ha mai trovato conferma da alcuna parte né alcun media l'ha mai riportata. Infatti Wikileaks sembra essere stata l'unica organizzazione su questo pianeta ad aver affermato che in Iraq sono state trovate le famose armi di distruzione di massa, che erano poi il motivo sulla base del quale è stata dichiarata guerra all'Iraq. 

Un'altro leak famoso di Wikileaks è la notizia che l'ufficiale dei servizi segreti italiani Nicola Calipari è stato ucciso al posto di blocco americano perché la sua auto aveva le luci spente (!) notizia importante perché guarda caso conferma la versione ufficiale del Pentagono su questa scottante vicenda. Un'altro importante "leak" è quello che riguarda la fornitura da parte dell'Iran di nuove forme di giubbotti suicidi per al-Qaeda e che le brigate di Al Quds della guardia rivoluzionaria iraniana sia impegnata nell'addestramento dei militanti sciiti iracheni sul suolo iraniano (si prega di considerare che questa "fuga di notizie" potrebbe portare a sanzioni più severe contro l'Iran che è ciò che vorrebbe il Pentagono). Un altro leak è quello che afferma: "L'agenzia di spionaggio del Pakistan ha collaborato con i talebani". 

Questi fatti riportati da Wikileaks suonano come quei tipici rapporti quotidiani di intelligence da campo, prodotti nell'ordine delle migliaia. Si tratta di rapporti che nessuno mai vorrebbe leggere e nessuna rete televisiva menzionerebbe mai nei titoli dei notiziari nemmeno a pagamento. Infatti tutti i tentativi fatti in precedenza dal Pentagono di veicolare queste informazioni erano andati falliti. 

Tuttavia queste "fughe di notizie" sono state in grado di provocare una reazione oltraggiosa da parte di quasi tutte le istituzioni, saturando le prime pagine dei principali media del mondo occidentale. È come se Wikileaks fosse un gigantesco riciclatore di scadenti rapporti standard di intelligence che altrimenti non avrebbero mai trovato la loro strada verso il pubblico perché sono così noiosi che nessuno li leggerebbe mai.

Prima di tutto questi rapporti sul campo hanno tutti la stessa caratteristica sono frammentati e incompleti: nessun nome, nessuna coordinata di posizione, né dati del personale militare divulgati. Ciò significa che l'informazione non può essere considerata "sensibile" né in termini tattici di difesa e sicuramente non strategicamente utile per il nemico. È come se una piccola mano cancellasse le vere informazioni sensibili prima di passarle alle mani di Assange. 

Il portavoce del Dipartimento di Stato, P.J. Crowley, ha dichiarato: "Alcuni dei documenti parlavano di un conflitto, quello in Afghanistan, a corto di risorse e che era un elemento fondamentale della revisione strategica supervisionata dal presidente".

Queste sono fondamentalmente le solite lamentele sul budget. Il tipico balletto di Washington. "La maggior parte sono vecchie notizie", ha detto il senatore John McCain (R-Ariz.). "Il quadro che emerge da questa fuga di notizie si aggiunge a poco più di quello che già sapevamo: che la guerra in Afghanistan si stava deteriorando  e che non stavamo vincendo". In generale, questi documenti del Pentagono di Wikileaks sembrano e suonano più come fughe di notizie dal Pentagono che favoriscono solo il Pentagono poiché la maggior parte di queste "fughe di notizie" coincidono perfettamente con la visione del Dipartimento della Difesa sulla situazione della guerra. In realtà la maggior parte di queste fughe di notizie sembra davvero mirare a resuscitare alcune lamentele sepolte contro alleati o nemici del Dipartimento della Difesa, come Iran, Italia, Francia, Pakistan. Come la vicenda di Nicola Calipari, ad esempio, che rimanda al comportamento poco professionale dell'agente italiano la causa e la responsabilità della propria morte.

Dopo che tutte queste rivelazioni sono state fatte, bisognerebbe fermarsi un secondo e farsi questa domanda: "Per chi lavora questo Wikileaks?". Inoltre, tutti i documenti non correlati agli archivi della guerra in Iraq sono stati rimossi da WikiLeaks.org e al momento non sono accettati invii di files da parte di alcun leaker (!!!). E invece di continuare l'approccio basato sulla filosofia Wiki che consente all'intera comunità globale di partecipare, WikiLeaks ha concesso l'esclusiva a una manciata di organizzazioni mediatiche tradizionali e non consente più al pubblico di commentare i documenti. Ad eccezione di Daniel Ellsberg la cui video intervista è pubblicata sulla home page di Wikileaks. Che coincidenza! Dopo quarant'anni Dan Ellsbergs torna sulla scena mondiale con i nuovissimi "pentagon papers". Non è strano? Alla fine questi documenti di Wikileaks rivelano ben poco o  meglio diciamo nessuna informazione che incriminani la Presidenza USA o che danneggi la percezione pubblica dell'integrità del governo o del Dipartimento della Difesa al contrario. I cattivi sono sempre gli Iraniani, i Pakistani e gli Italiani indisciplinati ai quali è permesso sparare in testa perché secondo la versione dei bravi ragazzi (cioè gli americani) Calipari quando gli hanno sparato aveva le luci spente. 

In secondo luogo, i documenti non forniscono nulla di nuovo; confermano solo affermazioni già note al pubblico: che la guerra in Afghanistan sta andando male e che questo potrebbe portare a inviare più truppe lì e comprare più armi e più guerra. Il motto è sempre lo stesso "niente guerra niente affari". Le fughe di notizie rivelano quindi che le forze della coalizione hanno utilizzato le forze speciali per condurre uccisioni o missioni di cattura contro la leadership Talebana; e, cosa più importante, che l'agenzia di intelligence pakistana (ISI) è stata ambigua nella sua cooperazione con le forze americane.


La prova più importante è però da ricercare nelle reazioni dei media e delle istituzioni a queste fughe di notizie ad opera di Wikileaks, perché in ogni campagna mediatica ciò che conta davvero è la reazione che provochi con la tua azione. La principale e più importante è stata questa: "Wikileaks mette in grave pericolo la vita dei soldati". E questo è l'obiettivo principale di tutta questa enorme operazione propagandistica: ricordare al pubblico che c'è una guerra in corso da qualche parte e che i nostri poveri soldati stanno rischiando la vita e che questi rischi sono stati aumentati dal comportamento irresponsabile di Wikileaks... e allora avremmo bisogno di maggiori risorse per la guerra all'estero.


Storia che si ripete per chi conosce la storia. Ricordate Daniel Ellsberg e i documenti del Pentagono nel 1971? Questo Ellsberg fingeva di essere un tizio contro la guerra mentre in realtà era un ex marine e un analista militare che non avrebbe mai fatto qualcosa senza che qualcuno glielo avesse ordinato...qualcuno al di sopra di lui nella gerarchia militare USA. Quindi diciamo che gli è stato ordinato di rivelare il contenuto di quelle carte, che però si sono rivelate come queste di Wikileaks assolutamente irrilevanti.

Elsberg non è stato licenziato né condannato né incolpato a causa di questa fuga di notizie nota come Pentagon papers (...) Lo stesso Richard Nixon ha affermato (dai suoi nastri dello Studio Ovale) che i documenti di Ellsberg erano quasi "innocui"... La verità è che Wikileaks è una tipica campagna di pubbliche relazioni di guerra che vende solo propaganda agli stupidi.

Il mio suggerimento a queste persone è che la prossima volta che hanno bisogno di una strategia di pubbliche relazioni dovrebbero rivolgersi direttamente ad un'agenzia, anche se bisogna dire che questa storia di Wikileaks ha funzionato alla grande perché dopo 12 anni dall'inizio di questa storia in giro è ancora pieno di imbecilli che chiedono libertà per Julian Assange. Incredibile. 
 


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